Regional Webinar Series – 2
Regional Webinar Series – 2
28 May 2025 15:00 CET (UTC +2)
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Meeting ID: 918 4361 3589
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Amanda C. Murphy, CHEI - Università Cattolica del Sacro Cuore
In questo breve intervento, esplorerò la connessione tra l'insegnamento in lingua inglese (EMI) e l'internazionalizzazione delle università in Italia. L'EMI è diventato uno strumento strategico — come le api attratte dal miele — per attirare studenti e studiosi internazionali. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra una semplice “inglesizzazione” del mondo accademico e una vera internazionalizzazione, che comprende lo scambio interculturale e pratiche inclusive. Politiche linguistiche universitarie ben strutturate possono supportare sia un’istruzione di qualità sia la diversità linguistica. Infine, accennerò al ruolo delle Alleanze Universitarie Europee in Italia, che mirano a promuovere l’internazionalizzazione non solo attraverso l’inglese, ma anche mediante il multilinguismo e la collaborazione transfrontaliera.
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Carmel Mary Coonan, Università ca’ Foscari Venezia
L’EMI è uno dei principali canali attraverso cui viene promosso il processo di internazionalizzazione nelle università. Secondo la CRUI (2012), ciò che spinge l’introduzione dell’EMI nel sistema universitario italiano è il desiderio di favorire “due aspetti fondamentali per la formazione universitaria: il multiculturalismo e il multilinguismo”.
In questo intervento, l’attenzione sarà rivolta al secondo aspetto, tenendo conto del fatto che lo sviluppo linguistico viene indicato dagli studenti (soprattutto da quelli italiani) come una delle motivazioni principali nella scelta di frequentare un corso EMI (CRUI 2018). La questione è se lo sviluppo auspicato delle competenze linguistiche, attraverso la frequenza di un corso EMI, possa essere lasciato al caso oppure se siano necessarie consapevolezza e interventi mirati — come sembrano suggerire i Dublin Descriptors che stanno alla base degli obiettivi formativi universitari. Alcune delle problematiche implicate in questa osservazione verranno analizzate sullo sfondo di “stili di insegnamento ancora esclusivamente ancorati alla tradizione italiana”, che non solo limitano l’attrattività dei corsi EMI per gli studenti internazionali (Idem), ma potrebbero anche ostacolare il pieno sviluppo del ‘potenziale multilingue’ dell’EMI.
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Dario Consoli, QS Intelligence Unit
È iniziata vent’anni fa come un nuovo servizio rivolto principalmente agli studenti italiani (‘Internazionalizzazione in casa’). Oggi, l’internazionalizzazione delle università italiane è un obbligo per sopravvivere alla crisi di nascita. L’esempio dell’Università di Messina.
Prof. Amanda Murphy
Director of Centre for Higher Education Internationalisation, Università Cattolica del Sacro Cuore, Italy
Prof. Carmel Mary Coonan
Senior Researcher of Educational Linguistics,
Ca’ Foscari University of Venice, Italy
Mr. Dario Consoli
Business Development Partner, QS
Amanda C. Murphy, CHEI - Università Cattolica del Sacro Cuore
In this brief talk, I will explore the connection between English Medium Instruction (EMI) and the internationalisation of universities in Italy. EMI has become a strategic tool—like bees to a honey pot—for attracting international students and scholars. However, it's vital to distinguish between the mere Englishisation of academia and genuine internationalisation, which includes intercultural exchange and inclusive practices. Well-crafted university language policies can support both quality instruction and linguistic diversity. Finally, I will touch on the role of European University Alliances in Italy, which strive to promote internationalisation not only through English, but through multilingualism and cross-border collaboration.
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Carmel Mary Coonan, Università ca’ Foscari Venezia
EMI is one of the principal channels whereby the internationalisation process is promoted at universities. What drives the introduction of EMI into the university system in Italy is, according to the CRUI (2012), to favour “two aspects that are fundamental to University education: multiculturalism and multilingualism”
In this talk the focus will be on the latter aspect – in consideration of the fact that language development is stated by students (especially domestic students) as an important reason for opting to follow an EMI course (CRUI 2018). The issue at hand is whether the hoped-for development in expertise in the language through following an EMI course can be left to its own devices or whether awareness and intervention are necessary – as the Dublin Descriptors that underpin university course objectives would seem to imply. Some issues implicated in this observation will be explored against the backcloth of “teaching styles that are still exclusively anchored to the Italian tradition” that not only limit the attractiveness of EMI courses for international students (Idem) but may also hinder the full potential of the ‘multilingual promise’ of EMI.
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Dario Consoli, QS Intelligence Unit
It started 20 years ago as a new service primarily aimed at Italian students (“Internationalization at home”). Today the internationalization of Italian universities is a duty to survive the birth crisis. The example of the University of Messina.